Cosa sono gli ostancoli?
Sono il più grande muro tra te e il cambiamento definitivo del tuo stile alimentare.
Ho creato questo neologismo per indicare tutti quei problemi che si interfacciano con l’utente durante il suo percorso nutrizionale.
Perché non parlo solamente di ostacoli (come la tanto dimenticata grammatica italiana insegna)?
Sono convinto che la parola nasconda un potere non indifferente.
Quando definiamo qualcosa costruiamo una sua immagine all’interno della nostra mente.
Questa immagine non è solo un simulacro della reale esperienza che possiamo fare di quell’oggetto, ma caratteristica intrinseca dell’oggetto stesso.
La realtà per noi non altro che tutto il complesso dei dati elaborati dal nostro cervello che risponde ad un oggetto esterno non meglio determinabile.
Ad esempio, ti chiedo di osservare questo cubo verde.

Ora, che quel cubo sia verde a prescindere dalla nostra percezione poco importa. Quello che noi vediamo è effettivamente una figura geometrica verde.
Un daltonico ad esempio potrebbe vederlo in maniera differente. Può sapere che la maggior parte delle persone lo vede in maniera diversa dalla sua solo perché altre persone comunicheranno una descrizione differente.
Ora se esistesse una terza categoria più numerosa che vede quel cubo di un terzo colore, come potremmo sapere chi tra loro ha veramente ragione?
Determinare la capacità dell’occhio di ciascuna categoria per capire quale organo legge le lunghezze d’onda della luce in maniera più dettagliata aiuterebbe a determinare la percezione più corretta, ma allo stesso tempo non varierebbe affatto la singola percezione che ogni persona possiede.
Ora il nome di un oggetto è una caratteristica, simile al colore, che è in grado di modificare la percezione che abbiamo di un concetto stesso.
Quante volte hai parlato o sentito parlare di “morte” come di ultimo viaggio, andare nell’aldilà, sonno finale ecc.
Perché le persone hanno necessità di chiamare la morte con diversi termini atti a mitigarne il significato?
Perché hanno paura e ridurre il potere della morte attraverso la modifica del suo nome aiuta a percepire la stessa come qualcosa di diverso. Questo cambia il concetto di morte in senso assoluto?
No, ma cambia di fatto la percezione che abbiamo di essa e quindi cambia la nostra realtà percettiva. Attenzione, con questo non voglio difendere una versione relativista della realtà tanto cara a chi ripudia il sistema scientifico.
L’oggetto primo non è influenzato direttamente dalla sua percezione (o almeno fino ad oggi è stato dimostrato il contrario) , ma è indubbio che la nostra personale realtà invece lo è. E se questo filosofeggiare sugli oggetti fisici può avere delle critiche evidenti per quanto riguarda l’oggetto concettuale o mentale il tutto si fa ancora più solido.
In uno studio alcune persone, divise in due gruppi, hanno avuto la possibilità di consumare lo stesso alimento.
Stessa composizione nutrizionale, stessa quantitativo calorico.
In uno dei due gruppi però il prodotto è stato presentato come dietetico e ipocalorico. È stato poi chiesto ai due gruppi di indicare un indice di soddisfazione derivato dal consumo dell’alimento.
Indovina quale gruppo è risultato più insoddisfatto? Ovviamente il gruppo con la presentazione dietetica del prodotto.
Eppure l’alimento era esattamente lo stesso.
Le nostre aspettative, la nostra idea di un concetto è chiaramente in grado di influenzare la percezione dello stesso e quindi di fatto influenza la nostra realtà.
Il motivo per cui ho deciso di chiamare i problemi incontrati nel percorso dietetico OSTANCOLI sta proprio in questo.
Definire in modo efficace la reale causa del loro potere negativo aumenta la consapevolezza che abbiamo nei loro confronti e ci permette di correre ai ripari.
La parola STANCO che trovi all’interno del neo concetto serve proprio a fossilizzare nella tua mente come la maggior parte delle difficoltà che ti portano all’abbandono del tuo nuovo stile alimentare sono nella tua stanchezza e non nel problema in se.
Pensi sia un problema per te mantenere un peso da un chilo in mano mantenendo il braccio steso in avanti?
Certamente no… per i primi minuti. Poi il peso soverchiante ti porterà ad abbassare il braccio dolorante. Eppure parliamo di un peso oggettivo irrilevante.
Se ti chiedessi di tenere lo stesso carico alzato per 30 secondi, riposare per altri 30 e ripetere, non pensi che riusciresti a mantenere in termini di tempo assoluto il peso sospeso più a lungo?
Ora cerca di trasferire queste informazioni nel tuo concetto di dieta.
Sei sicuro che ogni volta che cedi è perché gli ostacoli sono troppo grandi da superare? Sei veramente sicuro che il fallimento non sia determinato dalla stanchezza che provi nel sentirti a dieta ?

Perché se sono OSTANCOLI quelli che devi superare allora tutto cambia.
In realtà sono pesi minuscoli che devi imparare semplicemente a gestire.
Vuoi leggere esempi comuni di ostancoli?
- Ragioni con la mentalità on-off o ti lasci abbindolare dall’effetto calzino
- Pensi che mangiare bene significhi mangiare poco vario.
- Pensi che la dieta inizierà domani
- Pensi che mangiando bene tu non possa essere felice
- Pensi che mangiare bene ed essere sociali non possano andare d’accordo
- Pensi che senza decine di ore di allenamento tu non possa ottenere risultati
- Pensi che se non sei riuscito fino ad ora non puoi più riuscirci
- Pensi che il tuo corpo abbia qualcosa che non vada
- Pensi che magiare bene e mangiare buono siano agli antipodi
La lista potrebbe essere ancora lunga… ma la caratteristica di tutti questi problemi è che nei primi giorni non sembrano tali, ma iniziano a diventare molto pesanti nel momento in cui iniziamo a percepire la stanchezza.
Ridefinire il tuo concetto di ostacolo è l’unica mossa sensata prima di rimetterti in cammino.
Cerca di capire che sono solo ostancoli.
Ogni muro è invalicabile fino a quando non hai capito come superarlo.