Raccogliamo oggi il risultato di anni di diffusione di una dozzinale idea del concetto di dieta.
È impossibile non evidenziare come la maggior parte dei pazienti abbia alla base una definizione di dieta poco funzionale al successo terapeutico.
È difatti comune ragionare in termini di ON e OFF.



La fase ON è quella della dieta per antonomasia dove, non importa se soli o accompagnati da un nutrizionista, ci si lascia dominare dal senso di colpa.L’imperioso padrone propone terribili digiuni mascherati, privazione del piacere sensoriale legato all’alimentazione e vere e proprie punizioni corporali (esercizio fisico atto ad espiare più che allenare) nel caso di "devianza". "La vita è dura e il piacere nasconde sempre un danno ";"Senza sofferenza non si possono ottenere risultati."Queste le fondamenta del comportamento.



Sia chiaro, è indubbio che per qualsiasi risultato sia richiesto un "sacrificio", ma è altrettanto sensato percepire questo come adeguato all’obiettivo stesso.Il "faticare" è una conseguenza relativa all’impegno, non il motivo per il quale si ha successo.
Immaginate la ruota di un’automobile.
Le forze di attrito che si generano con il movimento e che la ruota deve superare per spostarsi non sono il motivo per il quale la ruota si muove, ma semplicemente un fenomeno che viene a manifestarsi a partire dalle leggi fisiche in cui siamo immersi.
Il motore dell’auto è il responsabile del movimento.
Se ottieni dei risultati non è perché sei riuscito a resistere (e quindi il destino ti premia), ma perché hai rispettato alcuni principi logici e spiegabili che per diversi motivi comportano anche un certo impiego di volontà.
Se pensi di dimagrire perché soffri, utilizzi lo stesso ragionamento di chi si allena per sudare invece di sudare perché ci si allena. (Niente di più sbagliato!)
La seconda fase, quella OFF, inizia i quando il progressivo "crollo" psicologico determina un rifiuto (momentaneo) del senso di colpa.
L’inizio della fase OFF, in cui l’alimentazione torna ad essere valvola di sfogo dello stress accumulato (anche con la dieta!!), viene solitamente vissuto con senso di liberazione e pace interioreLa libertà di azione ritrovata permette incredibili eccessi, spesso non motivati da una vera esigenza fisiologica.



Il senso di colpa, sembra scomparso (sotto controllo), ma presto si ripresenta. Prima in modo subdolo, poi sempre più forte in un vigoroso climax ascendete di auto giustificazioni e ripromesse.
Quando la situazione sembrerà nuovamente fuori controllo si tornerà nella fase ON pronti per affrontare un’inutile nuova dieta.
L’unico modo per uscire da questa macchina infernale è decidere di farlo.
Puoi rimanere in Matrix per tutta la vita e continuare a riproporti gli stessi ragionamenti che fino ad oggi ti hanno portato al fallimento.
Puoi ripetere dentro di te che questa volta sarà diverso.
Chiedilo a te stesso, in maniera sincera: lo sarà davvero?
È tempo di scelta.Pillola azzurra o pillola rossa?