Negli ultimi anni va molto di moda promuovere delle diete miracolose dai fantomatici effetti curativi.
Avrai sicuramente sentito parlare della dieta alcalina.In questo articolo vedremo gli elementi principali di questo "regime alimentare" e cercheremo di capire perché si tratta di una grandissima bufala, priva di qualsiasi riscontro scientifico.
La dieta alcalina è un regime dietetico che si basa sul concetto che con l’introduzione di cibi di natura acida nel corpo si possa riscontare una variazione del pH dell’organismo e che questo squilibrio sia alla base di numerose malattie. Perciò questo tipo di alimentazione prevede il consumo di alimenti alcalini (o basici) in gran quantità, circa l’80% del cibo ingerito quotidianamente, e una piccola parte di alimenti acidi, il 20%.L’autore di questa dieta sostiene che grazie a questo sistema si riesca a curare un gran numero di malattie, da semplici raffreddori a patologie cardiovascolari, obesità e perfino il cancro.
Già, l’autore...
Il sig. Robert Young è l’ideatore della dieta alcalina. Lui si descrive come medico specializzato in microbiologia laureato presso il "Clayton College of Natural Health", istituto chiuso nel 2010 che forniva "corsi di laurea" in Medicina on line. L’autore è stato indagato per truffa e per abuso della professione medica.Insomma, un curriculum ottimo per chi vuole vendere libri del genere.
Ma procediamo con ordine. Che cos’è il pH e perché è così importante?

Il pH è una scala che misura l’acidità e la basicità o, in termini più tecnici, la concentrazione di H+ (ione idrogeno) in una soluzione. Ogni giorno, anche senza accorgercene, facciamo riferimento a questa scala in più occasioni.
Ad esempio definiamo acida un tipo di pioggia particolarmente corrosiva, acido è anche quello spicchio di limone che abbiamo mangiato dal sapore particolarmente aspro, oppure l’ammoniaca, un composto che diluito in acqua dà una soluzione basica e l’elenco potrebbe continuare ancora.
Quella del pH è una scala che va da 0 a 14, dove zero corrisponde ad una soluzione fortemente acida e 14 ad una soluzione fortemente basica. 7 indica la neutralità.
Nel nostro corpo il pH del sangue è mantenuto leggermente alcalino in un intervallo che va dai 7,35 ai 7,45 da numerosi meccanismi che prendono il nome di "sistemi tampone" (tra questi: i polmoni, i reni, il tampone bicarbonato-acido carbonico, emoglobina e molti altri).
Questi agiscono continuamente per far sì che il pH non venga alterato di molto, infatti, anche leggere variazioni (si parla di un intervallo di ± 0.4 rispetto al pH fisiologico) possono causare condizioni molto gravi che prendono il nome di alcalosi e acidosi da trattare urgentemente in ospedale.
Pensate ad esempio a quando ingerite qualcosa di molto acido, come ad esempio una spremuta di limone che ha un pH di 2,4. Se non ci fossero questi sistemi una semplice bevuta potrebbe essere fatale.
Attenzione, questo non vuol dire che nel nostro corpo non possano avvenire delle variazioni di pH, anzi, questo succede spesso a seguito di numerose reazioni, ma prontamente i sistemi tampone intervengono per ristabilire l’equilibrio.
In che modo? Ad esempio attraverso i polmoni, eliminando acidi volatili con la respirazione (una riduzione del pH del sangue arterioso porta a iperventilazione, viceversa, un aumento del pH diminuisce la respirazione), e attraverso i reni, dove con l’urina vengono eliminate delle sostanze che prendono il nome di acidi non volatili.
Nel nostro corpo il luogo più acido è l’ambiente gastrico. In questa parte del canale alimentare viene prodotto acido cloridrico come parte integrante del succo gastrico, una soluzione importantissima che interviene durante il processo di digestione svolgendo azioni fondamentali come la denaturazione delle proteine e l’attivazione di enzimi digestivi come la pepsina.
Il contenuto acido è ben separato da tutti gli altri organi e tanto più dal sangue e la sua produzione è finemente regolata.
Ora, basta far riferimento a quanto appena detto per capire che questa "dieta miracolosa" altro non è che una bufala, o meglio, un insieme di informazioni senza logica che non tengono conto della struttura e della fisiologia del corpo umano.

Infatti, qualsiasi elemento introdotto con l’alimentazione dovrà necessariamente fare i conti con l’ambiente acido presente nel nostro stomaco, sia esso un alimento acido, basico o neutro e, di conseguenza, il suo pH varierà. È una tappa fondamentale senza la quale non potrebbe avvenire l’assorbimento.
In ogni caso cercare di modificare il pH attraverso l’alimentazione non avrebbe senso dal momento che questo verrebbe ristabilito in poco tempo proprio dai sistemi tampone. Se proprio dovessero esistere delle sostanze acide o basiche che permangono nel nostro corpo senza essere eliminate o tamponate, queste causerebbero dei danni a livello delle strutture molecolari, dei tessuti e degli organi non compatibili con la vita. Questo è possibile vederlo in alcune patologie terminali, come un diabete o un’insufficienza renale nei loro ultimi stadi.
Chi diffonde questa dieta omette quindi il fatto che il nostro organismo viene costantemente avvisato da recettori molto sensibili a qualsiasi variazione e che i nostri sistemi fisiologici posso sempre mantenere l’equilibrio necessario (omeostasi).
Perché allora chi segue questa dieta dice di avere dei benefici?
Beh, la risposta è molto semplice.

La dieta alcalina, come molti altri regimi dietetici che vanno di moda, è un tipo di alimentazione molto restrittivo e che predilige il consumo di molta frutta e verdura (con delle eccezioni) e sconsiglia di assumere carne, zucchero e altre fonti di carboidrati come pasta e riso.
È chiaro che l’assunzione di questi alimenti aumenta notevolmente l’apporto quotidiano di elementi importantissimi come fibre, vitamine e minerali, e inoltre, l’apporto calorico ridotto influisce, almeno nella prima fase, sul peso di chi si sottopone alla dieta.
Il problema è che si va a delineare un tipo di alimentazione totalmente squilibrato, carente di molti elementi fondamentali, tra cui acidi grassi essenziali e alcuni tipi di vitamine, e assolutamente poco variegato. Dunque l’esatto contrario di quello che suggeriscono le linee guida sulla corretta alimentazione.
Come abbiamo visto in altri articoli ottenere perdite di peso sul breve periodo molto intense non sempre è un segnale positivo. Senza contare che molte diete ben più sensate, come la dieta mediterranea, prediligono da sempre un buon consumo di frutta e verdura per motivi ben dimostrabili.
Infine l’aspetto più pericoloso di questa dieta è che spesso viene diffusa come una terapia alternativa per molte malattie. Le persone coinvolte, a volte, desistono dal curarsi con le terapie tradizionali per affidarsi a santoni predicatori.La giusta combinazione tra dieta e terapia è da auspicarsi, ma bisogna basarsi su qualcosa che è stato dimostrato.
Non posso non citare l’aspetto economico che ruota intorno a questa dieta. Integratori, strumenti per rendere l’acqua alcaline e libri che promuovono cure miracolose sono tutte stupidaggini che venditori senza scrupoli propinano per potersi arricchire sfruttando chi non conosce la nostra fisiologia.