Quando ci si riferisce all’attività fisica settimanale spesso si utilizzano i termini sport e fitness come sinonimi.Capire la differenza alla base dei due concetti non è solo una finezza semantica, ma un importante passo per aumentare la consapevolezza dei propri obiettivi.
La domanda dalla quale si dovrebbe partire è... perché mi alleno?
Mi alleno per raggiungere dei risultati in termini prestazionali, per partecipare a delle gare, o "solo" per rimanere in salute?
È evidente che a diversa risposta dovrà risultare un atteggiamento e un approccio alla pratica fisica differente.
Partiamo dallo sport.
Chi pratica in questo senso ha un solo obiettivo: migliorare le proprie prestazioni per competere contro altri atleti.



È ovvio che in quest’ottica vincere è l’unico scopo e tutto il resto, salute compresa, ha un posto secondario. Normalmente si pensa all’atleta come al massimo della salute. Poca massa grassa, prestanza fisica e aspetto incredibile mettono in mostra dei veri e propri super umani.Pochi sanno che un’atleta è seguito da un team di numerosi specialisti che ne coordinano e valutano le attività quasi quotidianamente.
Nulla del suo allenamento è affidato al caso e anche la sua alimentazione è gestita da una fine programmazione. Eppure, anche con tutte le attenzioni del caso, il corpo dell’atleta è sottoposto a grandissimi stress fisici e mentali. Invecchiamento precoce, rischio di infortuni, rischio di degenerazioni tissutali da traumi od usura sono tutte eventualità con il quale l’atleta professionista ha (o avrà) a che fare. Questo ci porta subito a sfatare il mito, ancora troppo diffuso del "più attività fisica svolgi meglio stai".
Cos’è invece il fitness?
Il fitness nasce come crociata salutista negli stati uniti come risposta alla dilagante piaga dell’obesità che colpi la popolazione più povera nel decennio 70-80. L’idea era quella di proporre dei nuovi modelli di riferimento che la persona avrebbe dovuto ammirare ed inseguire. Sebbene l’obesità non sia certamente un problema risolto è indubbia l’efficacia che il sistema ebbe nella diffusione della mentalità salutistica.
Tralasciando le degenerazioni del fitness, ancora oggi, questo è il miglior sistema per mantenersi in forma sulla lunga durata.



Secondo uno studio americano per raggiungere una buona forma fisica, mantenendo al contempo un basso rischio di usura e di infortunio, non dovrebbero essere superate le 6 ore di allenamento effettivo a settimana (quindi la chiacchierata al bar della palestra e la doccia non si contano!). L’allenamento inoltre dovrebbe favorire da una parte il mantenimento della funzionalità cardio vascolare e dall’altra permettere il potenziamento e il mantenimento della massa muscolare, o meglio, del sistema osteo-scheletrico (anche attraverso l’utilizzo di resistenze/pesi).Passare decine di ore a settima in palestra non ha alcun senso per la salute! L’allenamento infatti dovrebbe essere costante, ma con sessioni non troppo lunghe (circa 45/60 minuti) in modo da poter mantenere la corretta intensità.
Costanza, giusta intensità, programmazione intelligente permettono di gestire un allenamento che potremmo portare avanti per tutta la vita.
Quindi prima di riprendere l’attività fisica chiediti cosa stai cercando... prestazione o salute?



Quando avrai la risposta stringi bene i lacci delle tue scarpe e... buon allenamento!