Ti chiuderesti mai, da solo, in una prigione dopo aver buttato la chiave?
La risposta è probabilmente no, eppure questo è proprio quello che succede la maggior parte delle volte che qualcuno decide di mettersi a dieta.
Abbiamo visto altre volte come il termine "dieta" abbia un’etimologia che nulla ha a che vedere con il significato di restrizione che oggi gli si affibbia.
Eppure niente riesce a eliminare completamente dalle nostre teste questa visione ascetica del trattamento nutrizionale, dove ci si deve scontrare contro la tentazione in una sorta di battaglia spirituale contro il cibo (niente di più lontano dal vero.)
Sebbene nella maggior parte dei casi la scelta di cambiamento derivi dal paziente stesso, quest’ultimo non riesce a non sentirsi obbligato, costretto a fare qualcosa che non gli appartiene.


Può sembrare un paradosso, ma di fatto molte persone decidono di abbandonare un percorso di cambiamento dello stile di vita (appunto dieta) proprio percependo questa costrizione come qualcosa di esterno al quale opporsi.
La motivazione è meno irrazionale di quello che si possa pensare ed è da ricercare nelle motivazioni "esterne" che fingiamo di sentire nostre al momento dell’inizio del percorso.
Molti iniziano una nuova dieta per "abbassare il colesterolo o la pressione", spinti dal proprio medico curante o magari terrorizzati dalla trasmissione televisiva in cui il medico spiegava correttamente tutti i rischi legati al sovrappeso e all’obesità.
Questa tipologia di approccio basata sul "terrorismo" salutistico non funziona.
La prova è il fatto che anche persone che hanno sfiorato la morte a causa del loro stile di vita non sempre riescono a ritrovare l’equilibrio una volta guariti.
E se non è riuscita nell’impresa "sorella morte" pensi che possa riuscire il tuo medico o il tuo nutrizionista?
Nessuno ti obbliga a cambiare la tua vita.
Questa è il primo assunto da cui bisogna partire.
Se decidessi di passare la sera al cinema non diresti di esserti obbligato a farlo.
La vivresti come una scelta... libera.
Perché quindi attribuire ad un’altra tua scelta il senso di imposizione.
Perché chiuderti in una prigione senza finestre?
Ogni cambiamento porta con sé un certo livello di resistenza, ma è indubbio che se la scelta è compiuta da te, e percepita come tale, il tutto risulta più naturale e semplice.
Quando si va a vivere con il proprio compagno/a per la prima volta si è un po’ spaventati, ma si va avanti perché si percepisce la scelta come personale, come qualcosa di proprio.
Iniziare a percepire il tuo nuovo stile di vita in maniera diversa è l’unico sistema che può portare alla sua effettiva realizzazione.
Finché ragionerai in termini di "DEVO", tutti i tuoi tentativi saranno inutili. Ti auto-saboterai sentendoti in trappola.
Quando trasformerai il tuo DEVO in un VOGLIO cambierà tutto.
Ricorda, nessuno ti obbliga a farlo. A nessuno interessa veramente se non a te stesso.
Quindi se sei in procinto di cambiare la tua dieta ricorda che non c’è imposizione che tenga.
Se lo farai per qualcosa di lontano da te non riuscirai in ogni caso. Le motivazioni esterne possono essere in alcuni casi un piccolo aiuto, ma attento a non trasformarle in catene.


Ti lascio qualche consiglio che potrà aiutarti ad iniziare questo percorso:
- Smettila di ragionare in termini di "buono" e "cattivo" nei confronti del tuo comportamento alimentare. Non ci sono regole da seguire, ma un equilibrio da costruire.
- Non farlo per "il colesterolo" o "la pressione". Fallo perché vuoi sentirti meglio, perché ti vuoi bene. Chi non si merita un po’ della tua dedizione se non proprio te stesso?
- Non pensare mai in termini di DEVO. Nessuno te lo sta imponendo, è una tua idea. Se puoi, perché non volerlo?
- Il percorso di cambiamento dello stile di vita non ti renderà migliore, ti farà stare bene. Non risolverà tutti i problemi della tua vita, ma migliorerà la tua salute.
- Non confondere il tuo valore intrinseco con il tuo stato fisico.
- Divertiti. Anche un percorso di cambiamento può essere stimolante se vissuto come qualcosa di tuo.
Infine non aspettare di essere pronto.
Quando capirai che è veramente una tua scelta non vedrai l’ora di iniziare, proprio come quando si organizza una vacanza.
Quindi non rimane che augurarti... buon viaggio !