La storia della nutrizione ha visto alternare mode che prevedevano il solo concentrarsi sulle calorie (e quindi sulla quantità) e sistemi che si concentravano in maniera esclusiva sulla distribuzione dei macronutrienti.
Per mantenersi in forma quale degli approcci è più efficace?
Indubbiamente se si decide di parlare di dieta (quella vera, con la D maiuscola) non è possibile tralasciare nessuno dei due aspetti.
Mangiare bene significa “mangiare il giusto quantitativo con una buona distribuzione di macro e micronutrienti.”
A seconda della gestione erronea o corretta di questi due aspetti possiamo evidenziare diversi profili:
I- Normopeso ben nutrito: quantità ok /qualità ok
II- Normopeso malnutrito : quantità ok / qualità ko
III- Sovrappeso ben nutrito: quantità ko / qualità ok
IV- Sovrappeso malnutrito: quantità ko / qualità ko
Durante il trattamento dieto-terapico è quindi fondamentale concentrarsi su questi fronti, ma non è sbagliato spostare il focus anche in base alla situazione specifica.
Ad esempio la presenza di massa grassa in eccesso è in gran parte causata dall’eccesso calorico. In un paziente molto lontano dal range di BMI normopeso( e per percentuale di massa grassa) la maggior parte dei risultati saranno determinati dal discorso quantitativo.
Più si è vicini al proprio peso ideale per massa grassa e BMI più l’aspetto qualitativo assume importanza per ottenere risultati.
È fondamentale capire che, in ogni caso, l’aspetto quantitativo rimane una costante fondamentale da valutare.

Siamo però fermamente convinti che il dimagrimento debba essere fin da subito accostato ad un processo di educazione nutrizionale che permetterà poi il mantenimento del peso raggiunto con più semplicità, oltre al potenziamento e alla conservazione dello stato di salute generale.
Questo è il motivo per cui siamo contrari all’utilizzo di diete estremamente restrittive e con percentuali di macronutrienti molto sbilanciate.
Come si evidenzia nello schema in alto è indubbio che questi approcci permettano il dimagrimento, ma è molto probabile che facciano rientrare il paziente nella seconda categoria (normopeso malnutrito) invece che nella prima (normopeso ben nutrito).
Se consideriamo solo il rischio metabolico una persona normopeso malnutrita ha un vantaggio sul sovrappeso (categoria III-IV), ma grande svantaggio con la prima categoria. Alcune patologie infatti, hanno cause non attribuibili all’eccesso ponderale o di massa grassa.
L’unica via per la salute deriva dalla ricerca di sano equilibrio tra questi due aspetti fondamentali con uno shift dinamico che imposti il target preferito in base alla situazione particolare.