Influencer belanti ci stanno comunicando l’ultima grande scoperta in termini di integrazione: i chetoni esogeni.
Cerchiamo di capire nel modo più semplice possibile perché questo prodotto è completamente inutile.
I chetoni sono derivati lipidici che entrano in gioco nel nostro metabolismo quando l’introito e le riserve glucidiche (i carboidrati) scarseggiano.
Fanno parte del normale metabolismo umano e non sono da considerare, nella persona sana, una manifestazione patologica (come può invece avvenire in alcuni casi nel diabete).
I chetoni sono in grado di:
- fornire energia (anche il cervello, normalmente ghiotto di zuccheri, può utilizzarli)
- stimolare uno dei sistemi implicati nel controllo del rapporto sazietà/fame
La dieta chetogenica è infatti un sistema alimentare che attraverso la riduzione dell’introito di carboidrati promuove l’utilizzo dei lipidi e la conseguente formazione dei chetoni come importante risorsa energetica (domani uscirà un articolo dedicato alla dieta chetogenica per chi vuole approfondire).
Il dimagrimento, quindi la riduzione di massa grassa, è invece prettamente controllato dal rapporto tra entrate ed uscite. Molti sono ancora convinti del contrario, ma l’evidenza ci dimostra che l’introito calorico adeguato è il fondamento di qualsiasi dimagrimento.
Assumere chetoni dall’esterno quindi non è che l’ennesimo tentativo di concentrarsi su piccolezze. I chetoni normalmente sono una conseguenza oltre che un mezzo.
Se introduciamo dall’esterno queste molecole non utilizzeremo né i grassi di riserva né quelli introdotti con la dieta, ma semplicemente avremo aggiunto un’ulteriore quota calorica giornaliera (dal momento che anche questi prodotti hanno calorie).

Inoltre, anche per quanto riguarda il controllo della fame, ricordiamo che
- Il cervello rimane un organo che preferisce sempre il glucosio e difficilmente una bassa concentrazione di chetoni può andare ad influenzare il suo metabolismo se non ci sono altri processi metabolici in atto
- Appetito, fame e sazietà sono correlate da un controllo complesso e mai a senso unico e agire su una sola delle diverse componenti protagoniste è completamente inutile.
Concludiamo con un esempio forse più semplice per far comprendere il concetto sopra esposto:
Il sudore permette di abbassare la temperatura corporea attraverso l’evaporazione del liquido presente sulla pelle. Ora immagina che per qualche motivo il tuo compito sia produrre una certa quantità di sudore. Consumare chetoni esogeni consiste essenzialmente nel bagnarti esternamente con acqua ed utilizzare quella come sistema di raffreddamento. Ovviamente la produzione di sudore sarà ridotta. Sembrerai sudato, ma sarai solo bagnato.
Nell’esempio oltretutto non si manifesta alcun tipo di rischio, circostanza che invece non possiamo completamente escludere con il consumo di chetoni esogeni.
Cosa dire di tutti quelli che stanno cercando di vendere questi prodotti?
La risposta che diede un tempo il buon vecchio Virgilio:
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.”