Lo sanno tutti. Le merendine non sono il massimo per la tua alimentazione.
Eppure non tutti sanno spiegare perché un prodotto appartenete alla grande categoria degli snack industriali faccia veramente male.
C’è chi pensa allo zucchero, chi alle calorie o ai grassi…ebbene, hanno tutti ragione.
I motivi che rendono le merendine come qualcosa da evitare il più possibile sono diversi.
Inoltre la caratteristica intrinseca di queste cause fa sì che il risultato finale sia maggiore della semplice somma delle diverse parti.
Una merendina è semplicemente un malevolo riassunto di tutto ciò che di sbagliato esiste nella moderna dieta occidentale, causa del sovrappeso e di moltissime malattie croniche.
Vediamo insieme i punti fondamentali.
Troppo zucchero…
L’etichetta non mente. Molti di questi prodotti hanno almeno un 25% del totale caratterizzato dalla presenza di zucchero semplice. In alcuni prodotti si arriva a più della metà della composizione in macronutrienti.
Risultato? Una singola merendina al giorno può far superare il ” limite di sicurezza” consigliato dalle linee guida.
In nutrizione non abbiamo moltissime evidenze, ma una è certa.
Lo zucchero in eccesso è pericoloso.
…o troppo sale.
Anche i prodotti salati hanno il loro tallone di Achille. Il sale, fonte di sodio, è particolarmente elevato.
Si parla molto poco dell’eccesso di sodio e spesso lo si fa solo in termini di rischio di ipertensione.
Un contributo importante di sodio in realtà si è dimostrato fattore di rischio per numerose patologie renali e del sistema gastrointestinale.
Può essere inoltre responsabile dell’aumento di ritenzione idrica corporea.
Non a caso una passata campagna di sensibilizzazione promossa dall’ ANDID lo ha definito “ il killer silenzioso”.
Grassi antipatici
Le merendine hanno quasi sempre una percentuale lipidica elevata. Inoltre la maggior parte di questi appartiene alla categoria dei grassi saturi.
L’olio di palma è stato sostituito in molti prodotti con altre fonti lipidiche. Tuttavia ancora oggi l’utilizzo di grassi idrogenati è molto diffuso.
I processi di trasformazione industriale promuovono inoltre la formazione di molecole in conformazione trans, molto rara negli alimenti normali.
Quest’ultima categoria ha dimostrato di avere effetti negativi di gran lunga superiori anche ai classici grassi saturi.
Tante calorie in poco spazio…
La densità calorica di questi prodotti è molto elevata. In pochi bocconi è possibile consumare un quantitativo energetico importante.
Inoltre il volume degli snack è molto ridotto e questo fa si che sia del tutto bypassato il sistema di sazietà che prevede la dilatazione meccanica dello stomaco.
Ottime per momenti di carestia, ma nel contesto obesogeno nel quale siamo immersi, dove la disponibilità di cibo è sostanzialmente illimitata, sono semplicemente delle bombe innescate.

…e pochi nutrienti
Oltre ai macronutrienti poco salutari illustrati prim, nelle merendine c’è poco altro. Non ci sono vitamine, minerali, antiossidanti e anche le proteine sono spesso quasi del tutto assenti.
Decidendo di consumare prodotti del genere stiamo “sprecando” una quota energetica importante senza introdurre nient’altro.
Questo scatena il miracolo sinistro della dieta occidentale che permette di essere sovrappeso e malnutriti allo stesso tempo.
Molti prodotti hanno creato delle versioni “proteiche” per migliorare il prodotto, ma in questo caso è come posizionare un piccolo cerotto su una ferita chirurgica.
E la fibra?
Questa componete fondamentale per una sana alimentazione molto spesso non compare neanche in minima quantità.
Mantenere un buon equilibrio tra l’assunzione di carboidrati, calorica e quella della fibra è un paradigma scientifico ormai assodato.
Le merendine sono il sistema migliore per ignorare questa evidenza.
Qui ci sono gli edulcoranti…
Le merendine senza zucchero possono sembrare un’ottima soluzione. In realtà oltre ad un piccolo vantaggio calorico gli studi sull’utilizzo di edulcoranti artificiali e microbiota non hanno ancora dato risultati chiari.
Inoltre quando si è confrontato l’utilizzo di schemi dietetici con e senza edulcoranti non sempre si è ottenuto un margine netto che spingesse verso l’uso dei dolcificanti.
Infine, pur accentandola come alternativa salutare, gli altri problemi non vengono meno (di edulcoranti ne abbiamo parlato qui).
… e tanti altri ingredienti che hanno il nome dei droidi di Star Wars
E320, E950 e altri simpatici amici, tra cui troviamo i già citati edulcoranti e anche i coloranti.
Sia chiaro, non dobbiamo demonizzare eccessivamente l’utilizzo di queste sostanze che per essere immesse sul mercato devono subire un lungo processo di controllo.
Tuttavia sono quasi tutte sostanze di cui potremo in ogni caso fare a meno o che non comportano alcun effetto positivo per la nostra salute.
A chi le diamo?
Non è certo un segreto che molti di questi prodotti abbiano come primo destinatario il bambino.
Il problema del sovrappeso pediatrico è ormai evidente. Inoltre anche per i bambini che riescono a mantenere il peso nel range di normalità non possiamo escludere danni e aumenti di rischio per patologie dell’età adulta.
Inoltre se miniamo fin da piccoli il senso del gusto e delle abitudini alimentari come speriamo di risolvere il problema dopo 20-30 anni?
L’unione fa il rischio
Anche senza saper nulla di alimentazione risulta scontato come l’unione di questi evidenti problemi nutrizionali generi una sinergia pericolosa.
Sai bene come cerchiamo sempre di avere una posizione neutra e distaccata.
Una merendina ogni tanto non potrà compromettere la tua salute.
Tuttavia un uso frequente di questi prodotti è in grado di alterare profondamente la qualità della tua nutrizione e di aumentare considerevolmente il rischio di molte patologie.
Sono buone, lo sappiamo.
Ma ne vale la pena?