Lasciarsi sopraffare dall’ozio è quanto di più semplice possa esistere.
Sia chiaro, non è certo sempre un male.
La quarantena ha ridefinito in molti casi il ritmo forsennato delle nostre vite e questo, nei giusti limiti, è in grado di rigenerare e ritemprare il nostro corpo e il nostro spirito.
Abbiamo parlato molte volte di come il mantenere l’equilibrio sia di fatto uno dei limiti più radicati dell’essere umano.
Anche in questa circostanza il “lasciarsi andare” sembra la scelta più accomodante e rispettosa dell’aumento entropico dell’universo.
Quello che descriveremo e quello che cercheremo di combattere attraverso qualche consiglio sarà l’ “effetto calzino”.
Il fenomeno che descriveremo si manifesta in molti settori del nostro vivere, ma alimentazione e stile di vita ne soffrono delle peggiori ripercussioni.
Hai appena finito di sistemare la tua casa: pavimenti splendenti, odore di fresco e pulito e simmetrica disposizione conferiscono all’ambiente intorno a te un pregevole effetto ristoratore.
Passano alcune ore, magari ti vien voglia di fare una doccia. Ti spogli e butti un calzino per terra.
Un calzino. Un piccolo grumo sistematico di stoffa che colora il pavimento ripulito come un minuscolo neo sulla pelle chiara di un neonato.
Che sarà mai.
Ma la doccia chiama e decidi di lasciarlo lì. Ci penserai dopo.

La doccia finisce e il tempo passa.
Al calzino nel mentre si è unito l’accappatoio sul letto (ci penserai dopo) e la tazza del tè caldo che appena finito ti guarda incuriosita dal lavello della cucina.
Dopo tutto tre oggetti in disordine non posso compromettere le ore di lavoro che hai dedicato a rassettare.
Eppure mentre completavi questo ragionamento ti sei accorto che il romanzo che stavi leggendo è rimasto sul divano vicino alle cuffie utilizzate per ascoltare il tuo cantante preferito.
Ora del pasto. Cucinare è stato un duro colpo per la cucina. Ci sono piatti e pentole qua e là.
Gli oggetti hanno iniziato a riprendere il loro spazio nella casa e dopo poco tempo ti accorgi che tutto è tornato in disordine come prima.
Sai che c’è? Ci penseremo dopo.
Anzi, tanto ormai con questo disordine non ha senso mettere apposto la ciotola che hai usato per mangiare i popcorn durante la visione di quel film horror. Lasciamola lì dove capita (ancora, ci penserai dopo).
Questo processo ti porta ad abbassare la tua “difesa” verso il disordine fino ad un punto limite, diverso per tutti, che farà riemergere la necessità di ordine.
E il ciclo ricomincia.
È indubbio che tutto sia ricominciato proprio da quel famoso calzino.
Cosa ha a che fare questo con l’alimentazione?
Tutto.
Lo stesso meccanismo si manifesta nel momento in cui decidiamo di lasciarci andare.
Ad uno snack si aggiunge un altro.
Magari ci accorgiamo che la nostra forma fisica sta peggiorando, ma non ci fermiamo in tempo. Cosa sarà mai un extra in più, ormai hai superato il limite del controllo.
Prima o poi capirai che ora di fermarsi, ma non sarà facile tornare indietro.

Una cosa è risistemare qualche oggetto, un’altra dover rassettare il disordine accumulato per giorni.
Cosa significa questo tradotto nella pratica? (Noi dietisti serviamo a questo, tradurre il teorico nel pratico!)
Smettiamola di ragionare con il sistema on-off.
Il problema non è certo nel calzino che è stato lasciato in terra o nello sfizio che abbiamo deciso di concederci per passare il pomeriggio dentro casa.
Il problema è nel ragionare per assoluti e lasciarsi dominare da un finto perfezionismo che rende la sfida dell’equilibrio più ardua.
Questo fa si che quando pensiamo di esser usciti dal sentiero di perfezione che ci eravamo imposti non ha senso ritornare subito sulla via, ma di lasciarci andare abbindolati da un senso fittizio di fallimento.
Ricorda che nell’alimentazione quello che conta è l’equilibrio delle tue scelte.
Se pensi di dover mangiare in maniera sempre ottimale, nel momento in cui qualcosa andrà storto (e succederà) perderai la motivazione alla base e ritornerai al punto di partenza( o ancor più indietro).
Se invece permetterai alle tue scelte alimentari di vivere in continuo stato di dinamico ordine (o flessibile disordine) avrai uno stile di vita realistico e sostenibile nel tempo.
Nessun equilibrista è famoso perché non perde mai l’equilibrio.
Anzi per essere un vero equilibrista bisogna perdere l’equilibrio più di tutti gli altri.
La differenza sta nel ritrovarlo subito per avanzare sulla corda sospesa.

In questi giorni quindi non lasciarti dominare dalla situazione:
- Mantieni una struttura organizzata per i tuoi pasti. Non importa quanti e a che ora. L’importante è che siano ricorrenti e strutturati.
- Organizza le tue giornate alimentari e la spesa in anticipo (non provare a pensare che non hai tempo…)
- Non comprare troppe “tentazioni”. Ricorda che passerai molto tempo insieme alla tua credenza.
- Dedica sempre qualche momento della tua giornata al movimento. Per muoversi non c’è bisogno di molto spazio!
- Cosa fare? Balla, allenati attraverso qualche app fitness oppure… prova i nostri workout!
- Se ti concedi qualche sfizio…bene! Ma non pensare di lasciar correre per tutto il periodo della quarantena. Non sappiamo esattamente quanto durerà e potrebbe essere difficile recuperare successivamente.
- Se perdi l’equilibrio non lasciarti cadere. Contrai i muscoli e riparti.
L’importante è non fermarsi.
Ah, sì, dimenticavo.
Raccogli quel calzino.