


Il trattamento nutrizionale è per antonomasia caratterizzato dal senso di colpa per aver fallito, per aver "peccato" nel senso più accurato del termine di "mancare il bersaglio".
Cerchiamo di capire perché questa tipologia di approccio non solo non sia utile per il nostro fine, ma come anzi possa diventare uno dei cardini dell’auto sabotaggio.
Quando si decide di intraprendere un cambiamento il primo errore in cui si incorre è quello di stabilire obiettivi impossibili o di pretendere una rivoluzione radicale nel breve termine.
Entrambe le scelte portano, per ovvi motivi, al fallimento e le emozioni scaturite da questo fungono da ancora nella posizione attuale e dalla quale si cerca di fuggire.
Questo crea un circolo vizioso dove il senso di colpa prende il sopravvento.
Ogni volta che si manca il bersaglio, la colpa insorge e genera quella sensazione spiacevole che può portare al ricadere nelle vecchie abitudini dove invece ci se sente sicuri e protetti.
"Non posso farcela, non ho abbastanza forza, me lo merito" saranno quindi i pensieri che si infiltreranno nella nostra mente come un virus.
Il dolore generato da questa situazione porterà presto all’abbandono del piano di cambiamento con ripercussioni sull’umore e la salute.



Infatti tralasciare il problema che giace in profondità e cambia il nostro rapporto con il cibo ci costringe ad una continua battaglia contro il sintomo e non contro il vero bersaglio.
Il cibo diviene da strumento di vita ad ostacolo per la felicità e, come si può immaginare, nulla di buono può nascere dalla relazione negativa con qualcosa che ci è indispensabile.
La strategia funzionale quindi vedrà due pilastri:
- Cercare e risolvere, anche attraverso una terapia psicologica, problematiche alla base che hanno distorto il nostro rapporto con l’alimentazione
- Basare il proprio trattamento nutrizionale non sul diniego, ma sull’aumentata consapevolezza.



L’obiettivo quindi dovrà essere di volta in volta progettato con il terapista e sarà sempre un obiettivo raggiungibile, non una vetta troppo alta da scalare.
Ogni piccolo risultato, per quanto solo un passo, deve essere festeggiato e apprezzato, perché tanti piccoli passi portano alla meta. E in tutto questo il cibo sarà nostro alleato, non nostro nemico.
Sostituire il senso di colpa, il DEVO, con il POSSO e VOGLIO, renderà ogni strada, per quanto ardua, un piacevole sentiero da gustarsi.